Piatti unici
Piemonte

Da: Cucchiaio d’Argento.it
Bagna cauda
Detto anche: Bagna Caöda
Periodo: Autunnale
La bagna caoda o bagna cauda è una preparazione tipica del Piemonte preparata con acciughe, olio e aglio ed utilizzata come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale.Essendo una pietanza sostanziosa, solitamente, viene considerato un piatto unico ma talvolta può anche essere servito come antipasto per una cena tra amici.
Notizie
Un piatto con una lunga storia che, sebbene possa sembrare, dagli ingredienti, povero e quotidiano, è in realtà un piatto per occasioni speciali, di convivialità. È il piatto della fraternità e dell’allegria che, secondo la tradizione, viene preparato per momenti gioiosi (il termine della vendemmia era, ad esempio, uno di questi). Un piatto collettivo che serve per riunire, da consumare tutti insieme per celebrare, insieme, la storia e la terra dei luoghi incantevoli che il Piemonte sa offrire.
Le origini della bagna caoda sono in realtà per metà avvolte nel mistero poichè non si sa precisamente quando, dove e chi abbia inventato questo piatto, che infatti non ha neppure una città di residenza, ma si sa invece che i vignaioli del tardo Medioevo adottarono questa ricetta per festeggiare un evento importantissimo come poteva essere la spillatura del vino nuovo.
Per moltissimo tempo, la bagna caoda, è rimasta solo il piatto dei poveri e dei contadini in quanto gli aristocratici la aborrivano per l’abbondanza di aglio.
Col passare del tempo, questo piatto è stato invece rivalutato e, al giorno d’oggi, sono molte le trattorie e i ristoranti, sopratutto in Piemonte, che propongono nel loro menù la bagna caoda.
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Per quanto riguarda l’origine del nome, sappiamo che bagna caoda deriva dai due termini, "bagna" che in Piemontese significa salsa o sugo, e "caoda" che sta invece per calda: quindi salsa calda.
Ed è proprio per questo motivo che la bagna caoda viene servita nei "fujot", particolari recipienti in terracotta o rame con sotto una fiammella che tiene caldo l’intingolo.Vi presentiamo qui la ricetta classica depositata presso l’Accademia Italiana della Cucina e una versione preparata con il latte altrettanto gustosa. Accompagnate la bagna caoda con le verdure autunnali tipiche della regione tra le quali spicca il famoso cardo gobbo di Nizza Monferrato, da consumare crudo.
Ingredienti e Procedimento
12 porzioni
Acciughe (rosse di Spagna) 600 g [protein]
Aglio 12 teste [vegetables]
Olio EVO 6 bicchieri [oils]
Olio di noci (se possibile) 1 bicchierino [oils]
Tagliare a fettine gli spicchi d’aglio precedentemente svestiti e privati del germoglio. Porre l’aglio in un tegame di coccio, aggiungere un bicchiere d’olio e iniziare la cottura a fuoco bassissimo rimescolando con il cucchiaio di legno e avendo cura che non prenda colore; aggiungere poi le acciughe dissalate, diliscate, lavate nel vino rosso e asciugate, rimestandole delicatamente. Coprire con il restante olio e portare l’intingolo a cottura a fuoco lento per una mezz’oretta, badando che la bagna non frigga. Al termine della cottura si potrà aggiungere, se piace un sapore più morbido, un pezzetto di burro freschissimo.
Versare la bagna negli appositi “fujot” (fornellini di coccio) e accompagnarla con le seguenti verdure: crude: cardi gobbi di Nizza Monferrato, topinambur, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto graspa, cipollotti crudi inquartati e immersi nel vino barbera; cotte: barbabietole rosse, patate lesse, cipolle al forno, zucca fritta, peperoni arrostiti.
E’ tradizione raccogliere alla fine lo “spesso della bagna” strapazzandovi dentro l’uovo.